martedì 4 agosto 2015

Network Marketing… la truffa!


La verità, tutta la verità e nient’altro che la verità!
Cos’è il network marketing e perché in molti lo considerano la “bestia nera” da evitare?
Un primo vero e proprio deterrente dal cominciare un’attività di Network è il considerarlo un “lavoro truffa” o una catena di Sant’Antonio.
Episodi di truffe effettivamente ci sono stati, non tanto da parte di Aziende che si muovo a Network ma bensì da chi intelligentemente ne ha sfruttato la facciata appetibile per attirare ignare ed inesperte vittime.
Ma le truffe le si trova ovunque e classificare tutto il NM come tale sarebbe come incappare in un ristorante dove i piatti lasciano a desiderare, alla cassa ti spennano e in base a questa esperienza il giorno dopo andare in giro a dire che il settore della ristorazione non funziona.
Ma quello di cui parliamo ora, non sono quei casi sporadici, bensì il vero e proprio Network Marketing, ossia quella fetta di Aziende che scelgono di distribuire i loro prodotti in un modo diverso dal “tradizionale”.
Di cosa si tratta in poche parole?
Un’Azienda che si immette nel mercato può scegliere due vie per distribuire i suoi prodotti; la prima, la più conosciuta, è la filiera classica.  L’azienda produrrà un determinato prodotto che a sua volta lo consegnerà ad un grossista, passerà poi per le mani di magazzini di stoccaggio; agenti di vendita, rivenditori di vario genere, vendita al dettaglio, per essere così comperato dal cliente finale. Condiamo tutto con una bella dose di pubblicità ed ecco che abbiamo una forma di distribuzione dai costi elevati.
Nel NM il tutto si basa sostanzialmente su due fattori, un prodotto di qualità ed il passa parola dei clienti/collaboratori, abbattendo notevolmente i costi di distribuzione e riversando una bella fetta del ricavato nella “rete vendita”. Ecco perché negli Stati Uniti parliamo di una metodologia di distribuzione che muove il 60% del PIL; no Bagigi per intenderci. Tanto che lo sfruttare questa metodologia distributiva e farla diventare un lavoro, permette di costruirsi una vera e propria rendita passiva nel giro di qualche anno.
Ed allora perché tanti preconcetti nel confronto di questa attività?
Valutiamo un dato di fatto che non lascia tanto tranquilli, nel NM solo il 5% sopravvive, il resto ad un certo punto molla.  Ma perché una selezione così spietata?
Semplice… perché nel NM bisogna vendere, e qui ho detto tutto.
Ora ci inoltriamo un attimo in quei meccanismi che regolano la nostra vita, le nostre emozioni ed il nostro inconscio.
“L’arte” del vendere è spesso vista negativamente dalla maggioranza, perché (soprattutto in Italia) associata al porta a porta o comunque alle esperienze di chi alle prime armi  le prova tutte pur di rifilarti il suo “splendido” prodotto. Insomma.. un lavoro da sfigati!
Dobbiamo però guardare in faccia la realtà; vendere significa sapersi relazionare… sapersi relazionare non è cosa da tutti… anche se spesso la sottovalutiamo, ma veramente poche persone sanno farlo nel modo corretto.  Si entra nel mondo della comunicazione, nella PNL nello sviluppo personale. Saper vendere significa affrontare se stessi e gli altri… saper vendere prima di tutto il nostro stesso valore! 
E la verità è che in pochi sono disposti a farlo… non che sia un percorso “accessibile” a pochi.. anzi.. le potenzialità sono dentro ad ognuno di noi… ma pochi si prendono la responsabilità di crescere e far crescere le proprie relazioni.
La realtà della vendita è questa… la dico molto “terra terra”… se sei uno “sfigato” e non hai la benché minima idea di metterti in discussione; ma fai le tue otto ore di lavoro dove, indipendentemente dal tuo lavoro, hai il tuo stipendio fisso… e poi torni a casa e frequenti TV, computer o al massimo la tua cerchia di soliti “amici”… ti senti ok… sei nella tua “zona di confort”… e ti accontenti della tua mediocrità.
Se ti metti in gioco… esci… decidi di fare un’attività dove devi rapportarti con tante persone… devi saperti “vendere”, devi saperti valorizzare, devi sapere ciò che vuoi, devi saper guidare gli altri… devi saper trasmettere fiducia… devi essere un LEADER per te e per la tua squadra… ma soprattutto… se sviluppi queste caratteristiche fai i “numeroni”… mentre, se pensi di costruire qualcosa, proponendoti ai tuoi amici via facebook… duri quello che l’entusiasmo del momento ti permetterà di durare e poi “CIAO”.
Possiamo dire che il NM mette un valore davanti alle tue abilità… mette un numero… una “rendita”… anzi… possiamo dire che ci da un “VOTO”…
E questo è uno dei principali motivi per cui le persone ne hanno paura… perché temono di vedersi recapitare un bel “zero”…  la maggior parte delle persone è abituata ad “accontentarsi” di ciò che la vita gli dà senza mettersi troppo in gioco… è per questo che c’è tanta infelicità in giro… le persone non sono abituate a lottare per ciò che vogliono… la mediocrità è la cosa più abituale.
Legato molto a questo primo punto c’è anche un altro aspetto che porta molte persone al “fallimento” quando “provano” a fare NM, ed è il fatto che parliamo di un’attività imprenditoriale; ma non un’attività imprenditoriale come le classiche che conosciamo… è un’attività imprenditoriale con investimenti bassissimi,.. tanto bassi… troppo bassi…  un’attività imprenditoriale alla portata di tutti… purtroppo però tra i “tutti”… la maggior parte non sono imprenditori… e questo è un grosso neo.
Spesso in questo tipo di attività approdano persone che sono solamente in cerca di fortuna… senza volersi mettere veramente in gioco… persone che “ci provano”… e partono da una mentalità da dipendente.  Credetemi, questo è un grossissimo ostacolo! Chi conosce il buon vecchio Kiyosaki ne sa qualcosa; parliamo di persone che crescono con un modello di vita basata sulla sicurezza del posto fisso e sul concetto di dipendenza; abituate che qualcun altro ti dice quanto devi lavorare, quando devi lavorare e cosa devi fare… persone che dovranno fare grandi cambiamenti se vogliono veramente far funzionare una loro “azienda”… e quello che il NM fa è proprio di metterti in mano un’azienda.
Possiamo far l’esempio dell’uccellino in gabbia. Tutti siamo convinti che vivere in libertà sia la cosa più naturale e bella anche per quel povero uccellino… ma se, dopo che ha trascorso tutta la sua vita in una gabbia, lo liberi, quell’uccellino non arriva vivo a sera. Perché?... perché la libertà fa schifo ed è meglio vivere in gabbia?... No.. piuttosto perché non ne è abituato.
Questo significa che sia meglio lasciar perdere le attività di NM?
SI…
Se sei una persona “mediocre”… che non ha voglia di affrontare le sfide, mettersi in gioco e migliorarsi giorno dopo giorno… si… lascia perdere.
Ma la vera risposta è NO…
Quest’attività è una delle più belle metafore di vita…
Quello che ti fa sviluppare il NM sono caratteristiche che sarebbe bene comunque ognuno di noi sviluppasse nella propria vita… caratteristiche che ti aiutano ad essere più deciso, più intraprendente, più socievole, più focalizzato, più LEADER.
Per cui, se permettete un consiglio… mettetevi in gioco!
Un ultimo appunto per i neofili di questi argomenti… Se dovete scegliere con che azienda fare quest’attività… ci sono alcune caratteristiche da tenere sott’occhio… no.. non parlo tanto di piani marketing o di prodotti particolari… di aziende valide ce ne sono molte; ma personalmente vi direi di dare un occhio di riguardo a queste due caratteristiche veramente fondamentali per il vostro successo…
1.    La qualità della FORMAZIONE fornita dal “gruppo” al quale vuoi far parte.  Accertati che o l’azienda o comunque la struttura alla quale vuoi aderire fornisca formazione adeguata per la tua crescita… Non parlo di lista nomi e telefonata.. quelle bagianate le sa fare anche il mio cane… Parlo di una qualità di formazione che aiuti a scardinare i tuoi blocchi e le tue credenze limitanti… che ti spinga a crescere come persona ed a diventare un “manager” competente nella gestione di te stesso e degli altri anche sotto l’aspetto emozionale.
2.    Il livello della squadra alla quale vai ad aggiungerti. L’azienda è importante sia solida; ma ancora di più è importante lo sia il team del quale vuoi far parte… persone che sappiano il fatto loro… e che sappiano creare squadra, perseguire risultati ed essere ovviamente in linea con le caratteristiche del buon Leader.
Sono stato prolisso mi sa… e forse anche non troppo chiaro, ma, prendetevi ciò che può tornarvi utile e fate la vostra strada.  E se scegliete di fare Network... fatelo, non provateci... "provarci" è già sinonimo di fallimento... piuttosto prendete la decisione e perseguitela con tutte le vostre risorse e la vostra professionalità.
Come ultima cosa vi consiglio due letture dalle quali partire per la vostra crescita, Network o non network saranno utili per migliorare un po’ la vostra vita.. o almeno.. per sapere in che direzione andare.
Leader di te stesso – Roberto Re (La Bibbia della crescita personale)
Padre Ricco Padre Povero – Robert Kiyosaki (Il confronto tra mentalità da "povero" e mentalità da "ricco")
Valentino

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