martedì 7 ottobre 2014

Se vuoi... puoi!

Il colonnello Sanders aveva degnamente sbarcato il lunario per anni gestendo un piccolo chiosco all’interno di una stazione di servizio nella cittadina di Corbin, nel Kentucky, molti viaggiatori si fermavano a posta per mangiare un piatto del suo straordinario pollo fritto.
Ma la costruzione, nel 1950, di un’autostrada che deviò il viavai di autovetture al di fuori del piccolo centro abitato, decretò la fine della sua piccola attività, lasciandolo a secco di clienti.
Quando andò in pensione, all’età di 65 anni, iniziò letteralmente una nuova vita. E questo non perché poté finalmente dedicarsi ai suoi hobby e alle sue passioni, come ci sia spetta che accada per un pensionato, ma semplicemente perché, quando ricevette il primo assegno previdenziale scoprì che la sua pensione sociale ammontava a 105 dollari al mese, si rese conto che non avrebbe mai potuto vivere decentemente con una cifra così irrisoria. Decise così che avrebbe fatto qualcosa per cambiare quello stato di cose.
Invece di arrabbiarsi con il governo e maledire la società, iniziò a chiedersi cosa avrebbe potuto fare lui in prima persona per guadagnare abbastanza denaro per potersi permettere una vita benestante.
Non c’era niente che sapesse fare particolarmente bene e non possedeva abilità o conoscenze specifiche sulle quali potesse puntare. C’era solo una cosa che, a detta di tutti, gli riusciva meglio che a chiunque altro e per la  quale aveva sempre ricevuto lodi sperticate da tutti gli avventori del suo chiosco: nessuno cucinava il pollo fritto come lui!
Questa sua personalissima ricetta era l’unica cosa davvero speciale che avesse a disposizione e quindi l’unica possibile fonte di guadagno.
Vendere ai ristoranti una ricetta per fare il pollo gli sembrava li per li l’idea più ridicola che avesse mai avuto, ma dopo un po’ iniziò a pensare che se davvero il suo pollo era così buono come tutti gli dicevano, un ristorante avrebbe effettivamente potuto incrementare il proprio giro di affari se avesse attirato più gente con quella specialità!   Fu così che il colonnello Sanders si convinse che avrebbe potuto non solo vendere la ricetta, ma anche insegnare ai cuochi come cucinarla nel migliore dei modi, chiedendo in cambio una percentuale sull’incremento di incassi del locale.
Riesci ad immaginarti questo vecchietto che, vestito di bianco, bussa alle porte dei ristoranti, proponendo un affare straordinario?
Molti lo presero in giro e altrettanti gli sbatterono la porta in faccia, ma il colonnello Sanders non rinunciò!
Per due anni guidò la sua vecchia automobile in lungo ed in largo per gli Stati uniti, ricevendo la bellezza di 1009 risposte negative, prima di arrivare al titolare di un piccolo ristorante che comprò il suo servizio.
Quante persone conosci che avrebbero resistito a 2 anni di rifiuti,  a 1009 risposte negative, continuando comunque ad andare avanti?
Poche credo…
La maggior parte delle persone avrebbe rinunciato dopo qualche  rifiuto, o molto più probabilmente, non avrebbe ami intrapreso un’avventura del genere, e questo è il motivo per il quale esiste un solo colonnello Sanders.
Nel 1964 vendette a due milioni di dollari l’azienda che aveva creato a partire da quel primo acquirente 12 anni prima, e che era diventata, nel frattempo, una catena di ben 600 punti di franchising, riuniti sotto il marchio “kentacky fried cichen”, che riportava nel suo logo il ritratto di questo simpatico vecchietto con baffi, pizzo e capelli bianchi.
A tutt’oggi, a più di 20 anni dalla sua morte KFC è una delle catene di fast food  più importanti del mondo con oltre 32.000 punti vendita in più di 100 differenti nazioni, ed il volto del colonnello sanders caratterizza uno dei marchi più riconoscibili del pianeta.

Tratto da “Leader di te stesso” Roberto Re

Un'esperienza di vita unica, che più di qualsiasi altra dimostra quanto la determinazione sia la chiave del successo... non il titolo di studio, il livello d'istruzione, l'esperienza lavorativa o il passato dal quale arriviamo. Ma la chiave del successo sono la determinazione che mettiamo nelle cose che facciamo e quanto crediamo in noi stessi e nelle nostre capacità!
Mai mollare!!!

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